“Lo sai perché mi piace cucinare?” “No, perché?” “Perché dopo una giornata in cui niente è sicuro, e quando dico niente voglio dire n-
A te grande, che cosa ti potrebbe sostenere per nutrire?
Innanzitutto: non metterti in cucina eccessivamente denutrito fisiologicamente e affettivamente.
Potresti ascoltare di cosa hai bisogno ed entrare in contatto con i tuoi desideri. Sentiti responsabile di questo e fanne qualcosa. Hai bisogno di provare sensazioni legate alla creatività e cambiamento? O hai bisogno di stabilità, qualcosa di riposante e sicuro ?
Mentre prepari il pasto o fai la spesa entra in contatto con te stesso e con gli altri con i quali lo condividerai. Pensali e pensati. Distingui i loro e i tuoi bisogni alimentari dai loro e tuoi desideri.
Durante la spesa guarda, afferra, leggi, prendi, scarta, misura. Rinuncia a mettere qualcosa nel carrello. Quella cosa può aspettare. Tu puoi aspettare e far aspettare. Non è possibile soddisfare tutti e del tutto. Esponiti alla frustrazione, essa esiste in natura e non è l’equivalente dell’infelicità.
Chiedi aiuto ad altri grandi. e coinvolgi i più piccoli nell’attività condivisa della preparazione del pasto.
Divertiti e lavati le mani prima di cominciare.
Comunica con rispetto e chiarezza con i piccoli.
Con te stesso permettiti di:
- sporcare di sugo la tovaglia
- usare piatti biodegradabili (es. Mater – Bi) se la lavastoviglie è rotta o se hai bisogno di maggior leggerezza
- usare colori abbinati o aggiungere un fiore se hai bisogno di bellezza
- scuocere qualche volta la pasta e ammetterlo, senza lapidarti o farti lapidare.
- cocostruire dei turni di cooking con altri adulti o giovani adulti, accogliendo il loro stile culinario e ricordandoti di avere il diritto di esprimere il rifiuto, la preferenza, il desiderio di abbondare, scegliere o decidere la quantità di cibo che mangerai.
- giocare con profumi, colori, gusti
- annoiare
- stupire
- rassicurare o rassicurarti con ricette conosciute e “di sempre”
- fare prove ed errori. Questo ti permetterà di imparare la tolleranza verso te stesso e verso gli altri.
- chiedere feedback
- accogliere e godere dei complimenti
- non tradurre le critiche in valutazioni del tuo essere mamma, papà, persona, lavoratrice o lavoratore, moglie o marito, donna o uomo.
- Non confonderti e non confondere.
Quante altre cose ti potranno mettere a tuo agio per nutrire te e gli altri e sentire soddisfazione in tutto questo…
Hai qualche contributo?
Ultimo aggiornamento 13 Giugno 2022 by Gloria Frizzarin Psicologo Padova