Oltre a marcare l’importanza di lavarsi le mani, questa storia introduce il primo grande passo verso l’autoconsapevolezza: l’assunzione della responsabilità personale.
Diversi sono gli atteggiamenti che conducono alla consapevolezza.
Il primo è accorgerci che:
IL NOSTRO COMPORTAMENTO PRODUCE UNA CAUSA SULLA REALTÀ CHE VIVIAMO.
La consapevolezza di essere parte attiva della realtà che viviamo e di cui talvolta siamo insoddisfatti è il primo passo per aprirci al cambiamento.
Anche quando il tuo comportamento è passivo ha un effetto sulla realtà, sulla tua vita.
Non si tratta di fare subito qualcosa, cambiare velocemente o reagire, ma di cominciare prima di tutto a considerarsi non solo come soggetti che percepiscono il problema ma anche come AGENTI dello stesso problema.
I medici di Vienna controllarono molte variabili dell’ambiente in cui erano ricoverate e operate le donne in gravidanza… era un grosso problema per quell’ospedale… ma si dimenticarono di percepire sé stessi come agenti della realtà. In questo caso vettori della trasmissione batterica.
Allora potrebbe essere utile ma non sufficiente chiederci o chiedere: “c’è qualcosa che sto facendo che contribuisce al mantenimento del mio disagio?”.
Non sufficiente perché, la risposta potrebbe essere: “no nulla”, “non mi sembra”. A volte ci autoinganniamo. Qualche volta serve, altre volte abbiamo voglia di svegliarci.
Se non hai bisogno di dormire a hai bisogno di svegliarti sarà necessario chiederti o chiedere: “Cosa di quello che sto facendo o che sto non facendo mantiene il mio disagio?”.
Magari ti risponderai: “faccio questo e quest’altro …lo faccio perché in fin dei conti è quello che voglio, perché ho interesse a fare questo”.
Lo sguardo sulla realtà lentamente comincia a spostarsi di prospettiva e potrai accorgerti che quello che ritenevi un’esperienza subita è un’esperienza provocata o favorita o incentivata e mantenuta proprio dal tuo agire o dal tuo non agire.
Assumere la responsabilità del proprio agire e sapere che ciò che facciamo ha un effetto sulla realtà che viviamo noi e che vive l’altro o l’altra, che è con noi, ci darà la grande notizia che siamo vivi e che, in modo a volta inconsapevole, facciamo delle scelte, coerenti con i nostri bisogni più profondi o con i nostri atteggiamenti, fino a quando non sentiamo che abbiamo il bisogno di cambiare qualcosa.
“Dove è il tuo tesoro, lì è anche il tuo cuore” (Lc 12,34).