Imparare a disattivare il tuo “pilota automatico” può rappresentare un atteggiamento determinante per supportarti nel cambiamento.
Ognuno in un certo momento della propria vita si trova ad accorgersi di aver instaurato abitudini disfunzionali che ostacolano la propria crescita o le proprie relazioni e di aver azionato troppo spesso il “pilota automatico”.
Azionare il pilota automatico nella nostra quotidianità ha sicuramente una funzione positiva e utile. Tuttavia alcune abitudini funzionano a volte troppo automaticamente, tanto che ci è difficile riconoscerle, se non rallentando e dando spazio all’auto – osservazione.
L’abitudine, chiamata tecnicamente automatismo, nasce dalla ripetizione frequente di un’esperienza, che se all’inizio richiede coordinamento, attenzione e concentrazione per formarsi, poi, va ad assorbire sempre meno risorse mentali da richiedere talmente poca attenzione da uscire dal cono di consapevolezza.
L’esempio più frequente è imparare ad andare in bicicletta. Se all’inizio l’attenzione e il coordinamento richiedono concentrazione ed equilibrio, poi, diventati automatismi, andare in bici è un’attività facilissima, un insieme di movimenti fatti simultaneamente senza accorgersene.
Questa gestione automatica autonoma, permessa dalle caratteristiche del nostro cervello, presenta numerosi vantaggi come risparmiare energie, eseguire l’azione velocemente e processare numerose informazioni nello stesso momento.
Come in un aereo il pilota automatico permette di azionare dei meccanismi necessari per lo svolgimento del volo, ma senza coinvolgere e “disturbare” lo staff dell’equipaggio in continue valutazioni.
Ma cosa succede se desideriamo cambiare alcune abitudini che riteniamo non sane o disfunzionali?
Ti sarà utile sapere che il cervello umano è dotato di neuroplasticità, condizione che ci consente di cambiare abitudini e imparare cose nuove, riparando anche danni cerebrali.
La neuroplasticità però va tenuta allenata: il nostro cervello ha bisogno sia di fare nuove esperienze costruendo nuovi percorsi neuronali, sia di abitudini che diano continuità e sicurezza nella quotidianità.
Questo lo abbiamo imparato durante il lockdown: chi è riuscito a mantenere poche ma sane routine è riuscito con meno stress a fronteggiare l’incertezza dovuta dalle varie restrizioni e cambiamenti intermittenti!
In generale possiamo affermare che sia un eccesso di abitudini che l’assenza delle stesse comportano stress!
Quando ci accorgiamo che un automatismo sta diventando per noi nocivo, è il momento giusto per cominciare a disinnescarlo attraverso la costruzione di nuove abitudini.
“Le ultime ricerche dimostrano che bastano in media 66 giorni per rendere automatica una nuova abitudine” (D. Lumera, I. Del Vivo, 2020).
Se ti accorgi che le tue azioni e i tuoi pensieri vanno troppo veloci, senza osservare la situazione che vivi nella sua interezza, è il momento giusto per creare delle “deviazioni”.
Comincia ad interrompere certe abitudini mentali o schemi comportamentali.
I tuoi pensieri e azioni stanno procedendo con pilota automatico quando agisci come fossi in un vecchio copione. Reagisci sempre allo stesso modo, come se la situazione fosse sempre la stessa.
Ti potresti, ad esempio, trovare a rispondere in modo permaloso a chiunque ti dia un suggerimento, come se stesse reiterando la situazione di critica a cui sei stato sottoposto da bambino.
Alla lunga schemi rigidi portano alla necessità di disegnare nuovi dinamismi e sciogliere i blocchi.
Puoi uscire dal copione iniziando prima di tutto ad accorgerti quando ci sei dentro! Il primo segnale che sei dentro il copione è la desensibilizzazione. Per accorgerti quando sta succedendo è necessario rallentare il ritmo e osservare cosa fai e come lo fai.
In questo caso la Video Intervention Terapy può esserti molto utile.
Per l’auto-osservazione puoi iniziare a trovare lo spazio per scrivere le situazioni in cui ti sei trovato a reagire con il pilota automatico. Potresti chiederti: quali diversi pensieri e comportamenti posso avere in questa situazione? Per auto-osservarci a volte è sufficiente una chiacchierata con un amico, la visione di un film che stimoli l’autoriflessione. Tuttavia sarà raro essere accompagnati da qualcuno proprio mentre interagiamo con il pilota automatico! Questa possibilità invece viene offerta nella relazione terapeutica, luogo in cui puoi trovare fiducia e sospensione del giudizio mentre gli automatismi entrano in azione!
Sarà un’esperienza liberatoria vivere la possibilità di scegliere quale risposta dare alle situazioni che vivi. Ti accorgerai che ogni relazione e ogni momento della tua vita è nuovo e ricco di possibilità.
Ultimo aggiornamento 17 Aprile 2024 by Gloria Frizzarin Psicologo Padova