Hai mai pensato che il forte disagio che hai avuto fosse un attacco di panico?
L’ attacco di panico è un attacco improvviso di intensa apprensione, terrore e sensazione di disastro incombente, senza un apparente causa scatenante.
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Quanto dura in media un attacco di panico?
L’attacco di panico si presenta con grande rapidità e raggiunge un picco d’intensità in un arco di 10 minuti.
Esso dura tra i 5 e 20 minuti. Con intensità diversa può durare di più ma non supererà l’ora.
Quali sono i sintomi di un attacco di panico?
In quest’arco di tempo per essere un vero attacco di panico deve essere accompagnato da almeno altri 4 sintomi tra cui:
- dispnea
- palpiatazioni
- nausea
- mal di stomaco
- dolori al petto
- senso di soffocamento e asfissia
- capogiri
- sudorazione profusa
- brividi
- sensazione di calore
- tremori
Altri sintomi sono:
- la depersonalizzazione (percepirsi come fuori dal proprio corpo),
- la derealizzazione (un senso di irrealtà del mondo),
- la paura di perdere il controllo,
- la paura di impazzire e la paura di morire.
Come ci si sente quando si ha un attacco di panico?
La sensazione principale è un impellente bisogno di fuggire in qualsiasi luogo ci si trovi che si manifesta con “fame d’aria”.
Queste sensazioni sono considerate inspiegabili e nel cercarne le ragioni la persona arriva a credere di stare per impazzire o di stare per morire o di essere in procinto di perdere il controllo.
Con questi pensieri aumenta ancora di più il terrore e l’attivazione corporea in risposta a questa minaccia. La persona sembra sentirsi sopraffatta dall’ambiente esterno, tanto che l’attacco di panico spesso è accompagnato da agorafobia.
Perchè sia disturbo di panico, però, è necessario che la persona abbia avuto ricorrenti attacchi inaspettati e abbia modificato o limitato le proprie abitudini, per almeno un mese, con l’intenzione di evitare questa minaccia.
Lo sapevi che i disturbi di panico appartengono ai disturbi d’ansia, la sofferenza psicologica, oggi, tra le più comuni?
Ogni disturbo d’ansia è caratterizzato da specifici sintomi chiave. Il sintomo chiave del disturbo di panico è l’ansia di altri attacchi di panico. Per questo sembra non lasci via d’uscita!
Sono molte le sensazioni fisiche che possono far scaturire l’attacco di panico. E sentire questi cambiamenti nel proprio corpo è vissuto come spaventoso, tanto da immaginare l’arrivo di una catastrofe.
Cosa fare in caso di attacco di panico?
Gestire un attacco di panico da soli è molto difficile ed è naturale chiedere aiuto o vicinanza ad un proprio famigliare o amico nel caso comparisse il momento acuto. Puoi però prepararti a gestire questa situazione, imparando ad ascoltare le tue sensazioni.
Ti darò qui alcuni suggerimenti che nel percorso di psicoterapia strutturo in modo approfondito.
Innanzi tutto:
- Fermati ad ascoltare e riconosci i sintomi: riconoscere che tipo di sensazione stai sentendo, ti aiuterà a percepirne l’intensità e la durata e valutare se si tratta di qualcosa di più grave di un attacco di panico.
- Impara a respirare: se vuoi ridurre l’intensità del disagio che stai provando, concentrati nel tuo respiro e calma il tuo ritmo, riducendo l’ansia.
- Trova una distrazione: rimanere concentrato nell’episodio di panico ti porterà ad amplificarne le sensazioni e a spaventarti. Fai qualcosa di diverso che ti distragga: vai a bere, fai un movimento che ti sposti, sposta degli oggetti o porta la tua attenzione verso l’ambiente esterno che ti circonda.
- Monitora gli episodi: ti può essere utile annotarti quando, dove e con chi e in che occasione si sono presentati gli episodi, per individuare se ci sono dei punti in comune che li possono aver scatenati e trovando cosa ti ha calmato.
- Chiedi aiuto: puoi esprimere la tua richiesta d’aiuto ad una persona famigliare telefondole o mandandole un messaggino, per non vivere questo momento del tutto da solo, tuttavia consiglio fortemente di parlarne al tuo medico o cercare uno psicoterapeuta che curi gli attacchi di panico per intraprendere un trattamento e comprensione di te.
Il trattamento psicoterapeutico diventa molto utile, se non necessario.
Lo scopo terapeutico è ripristinare il ground, le sicurezze di base che permettono alla persona di avere fiducia nel proprio autosostegno, sapendo riconoscere i propri segnali corporei, le proprie emozioni e gestendo i pensieri minacciosi che incombono nella propria stabilità.
Iniziare la terapia è il primo passo per riprendere il proprio controllo e ritrovarsi.
La terapia, inoltre, accompagna la persona ad esplorare il vortice o i vuoti che l’attacco di panico fa sperimentare, visitandone i significati, i bisogni e i desideri ad esso legati, prima azione verso la via d’uscita.
Ultimo aggiornamento 17 Aprile 2024 by Gloria Frizzarin Psicologo Padova